Italian

Teatro Comunale Gozzi

Il Teatro Comunale "Gozzi" è il risultato della ricostruzione di una sala realizzata a fine anni Venti del Novecento come Monumento ai Caduti;  infatti nel periodo immediatamente successivo alla Prima Guerra Mondiale comparvero in tutta Italia i primi monumenti per  onorare e  ricordare i propri figli e parenti deceduti a seguito delle vicende belliche e per realizzare nel contempo un edificio utile come una scuola o un asilo.

A Pasiano l’idea di realizzare un monumento per i 200 caduti pasianesi iniziò a prendere concretezza nel 1924 grazie alla donazione al Comune da parte di Antonio Salvi di un suo terreno prospiciente alla chiesa parrocchiale. Nacque a tal proposito un comitato che promosse varie iniziative, come corse ciclistiche e gare di tiro alla quaglia i cui introiti erano destinati alla realizzazione dell’opera. Soldi arrivano anche da alcuni cosiddetti oblatori; per esempio, un tale Mario Menazzi offrì a 3 istituzioni pasianesi, fra cui il comitato “pro monumento”, la somma di lire 300, da suddividersi in parti uguali. Una cospicua somma arrivò anche dalla Società cooperativa di consumo, presieduta dal dott. Enzo Daniani e diretta dal sig, Pompilio Toffolon.

Verso la fine del 1924, il “Gazzettino” di Venezia si dichiara lieto di poter annunciare che sono in corso febbrili lavori di spianamento e di sistemazione di Piazza del Municipio, nel punto in cui sorgerà al più presto una bella torre con faro votivo, a perenne ricordo dai pasianesi caduti per la grandezza d’Italia; la notizia sarà ripresa dal settimanale diocesano il “Popolo”, in data 11 gennaio 1925. Purtroppo in tale torre, se mai si cominciò a costruirla, si è persa ogni traccia. Qualche anno dopo, nel 1927, viene presentato un nuovo progetto: non più un obelisco o una torre con faro, ma un monumento scuola. L’edificio, in stile neo-classico, avrà due aule per la scuola professionale di disegno e di agraria e un salone da adibire a palestra; nel pronao saranno collocate le lapidi con i nomi dei 200 caduti. Il monumento-scuola ai caduti, come allora lo chiamava, fu inaugurato domenica 27 novembre 1932 con una solenne cerimonia alla quale intervennero moltissime autorità civili e religiose, oltre naturalmente alla massa indistinta dei pasianesi,.

E’ probabile, però, che al momento della costruzione del monumento, nessuno dei pubblici amministratori pensasse seriamente di utilizzare l’annesso edificio come scuola serale di avviamento professionale, considerando che l’economia del paese era prevalentemente basata sul fondo agricolo, lavorato per buona parte da coloni. Per alcuni anni, almeno quattro, nel salone del monumento si tennero conferenze ed esercitazioni ginniche.

Il complesso destò anche l’interesse del lungimirante ed intraprendente don Vincenzo Perulli che, per venire incontro a un’esigenza largamente sentita dai pasianesi, puntava ad istituire  presso la struttura un asilo infantile sotto la sua direzione.

Tuttavia il Comune aveva deciso per il monumento una diversa e più lucrosa destinazione: quella di cinematografo; il salone perciò si aprì gli spettacoli cinematografici e in tali condizione rimase per parecchi anni.

Non vanno tuttavia dimenticati altri utilizzi temporanei; il salone e le stanze adiacenti ospitarono una scuola serale di disegno, mostre di pitture, raccolte archeologiche, alcune rappresentazioni teatrali, esercitazioni varie di arti marziali. Dal 1996 al 1999 il monumento fu sede temporanea della Chiesa di S. Paolo Apostolo durante il periodo di restauro dell’Arcipretale.

Agli inizi degli anni 2000 in concomitanza con la  progettazione della nuova piazza Alcide De Gasperi sono stati avviati i lavori di recupero della struttura che l’Amministrazione ha voluto convertire in Teatro. Dell'opera iniziale e stata conservata la facciata neoclassica, che ricorda le ville venete esistenti nel pasianese, con i relativi epitaffi del Monumento ai Caduti. Nel dicembre 2007 è avvenuta  la cerimonia di inaugurazione del nuovo teatro comunale intitolato ai fratelli Gozzi, letterati del ‘700, vissuti nell’omonima Villa Gozzi di Visinale. L'interno è stato completamente ristrutturato e oggi presenta al piano superiore la sala (200 posti) e il palcoscenico mentre  nel piano inferiore vi sono un ridotto (Sala Fondi) e i locali tecnici.